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Esortare

 

Incitare con la persuasione

Romani 12:5-21

Basta praticare tutto ciò che è scritto in questi versi e adempiremo tutte le Sacre Scritture.

Ma come si esorta?

Secondo la chiesa, quello di esortare è il primo gradino nella scala del Signore. per esortare bisogna essere in regola con la comunità di appartenenza e con il Signore stesso.

Chi esorta lo deve fare senza ipocrisia: la Parola di Dio dice che il fatto di dire il falso è in abominio a Dio e che i bugiardi non entreranno nel regno Suo.

Chi esorta deve attenersi fermamente al bene e in quanto all’amor fraterno deve essere pieno di affezione: l’amore deve essere un amore autentico, il male deve essere odiato; bisogna fare solo il bene con l’aiuto del Signore Gesù.

Chi esorta deve essere zelante e non pigro e fervente nello spirito: di questo ne abbiamo una chiara e ampia spiegazione dal sapiente Salomone, quando si trovò a passare dal campo del pigro e vide che tutto giaceva in rovina; i rovi e le spine erano dappertutto e il muro di cinta distrutto. Da questo ne trasse una lezione: "Dormire un po’, sonnecchiare un po’ incrociare un po’ le mani per riposare… e la tua povertà verrà come un ladro e la tua indigenza come un uomo armato".

Chi esorta deve essere allegro nella speranza e paziente nell’afflizione: mentre speri di ottenere qualcosa sei mai riuscito ad essere allegro? anche se già è passato molto tempo dalla tua richiesta? Ebbene bisogna avere la gioia nel cuore sperando in Dio; lo stesso anche nell’afflizione. Infatti, avere molta pazienza durante un’afflizione per fare esperienza non solo personale, ma anche per coloro che ascolteranno la tua esortazione.

Chi esorta deve essere perseverante nella preghiera: la costanza nella preghiera è richiesta dal Signore stesso, dice: "Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie".

Chi esorta deve essere provvedere alle necessità dei santi ed esercitare con premura l’ospitalità: i santi sono tutti coloro che in ogni angolo della terra glorificano e innalzano il nome di Gesù! Bisogna provvedere proprio ai loro bisogni ed ospitandoli nelle case, perché potrebbero essere degli angeli che vengono a visitare le nostre case; questo lo si fa anche per dare esempio alla comunità.

Chi esorta deve sempre benedire e mai maledire: anche se si è oltraggiati o derisi, non bisogna mai maledire, perché per ogni parola oziosa che gi uomini avranno detta, saranno chiamati in giudizio.

Chi esorta deve lasciarsi attirare dalle cose umili: solitamente chi non si lascia usare dalla mano del Signore per svolgere questo compito, tende ad inorgoglirsi, a insuperbirsi e il Signore dice: "la superbia della vita non è dal Padre".

Chi esorta deve vivere in pace con tutti gli uomini e deve cedere il posto all’ira di Dio non facendo le proprie vendette.

I Timoteo 3: 8-13

I diaconi devono essere dignitosi (cessare di essere immaturi); non doppi in parole (cambiare il significato del discorso). Il parlare loro deve essere: "Si", quando c’è da dire si e "No", quando c’è da dire no, perché il di più viene dal maligno. Bisogna dunque che siano irreprensibili nei confronti della comunità. Alla stessa maniera, facciano anche le donne.

Chi ha fatto bene l’ufficio di diacono acquista una "grande franchezza" nella fede che è in Cristo Gesù; tutto ciò vuol dire che il Signore metterà nel cuore di quel diacono, dopo avere acquistato un buon grado, un dono o un ministerio vero e proprio, cioè il dono della parola.

I Timoteo 4:6-13

Rappresentando tutto quello che abbiamo sopra elencato, chi esorta deve schivare le ciance (pettegolezzi), esercitarsi alla pietà (la pietà è utile a ogni cosa); essendo d’empio ai credenti in cinque punti: nel parlare (il vostro parlare sia con grazia, condito con sale, dicendo solo parole che edificano), nella condotta (con timore, ordine e con onesta, perché lo Spirito Santo è ordine), nell’amore (amatevi l’un l’altro di cuore intensamente; l’amore non viene mai meno), nella fede (bisogna dimostrare ai credenti le cose che non vedono ed essere certi delle cose che si sperano) e nella castità ( presentarsi rispettosi come una casta vergine a Cristo).

Bisogna che attenda (si impegni) alla lettura della Parola, all’esortazione e all’insegnamento.

I Timoteo 5:1-2

Non riprendere aspramente l’anziano, ma esortalo come un padre; esorta i giovani come fratelli (in quel tempo i fratelli carnali, si rispettavano molto); esorta le anziane come madri e le giovani con ogni castità, cioè con ogni rispetto. In questo punto, ci sono tanti che fanno acqua da tutte le parti, infatti credono di "accattivarsi" le giovani accarezzandole, toccando i loro capelli, portando il loro braccio sul loro collo e altre simili cose. Queste sono cose non buone che faranno di te un esortatore valido.

I Timoteo 6: 11-12

L’uomo di Dio deve fuggire da tutte le tentazioni o appetiti giovanili, procacciando giustizia, pietà, fede, amore, costanza e dolcezza.

II Timoteo 2:10

Infine, noi siamo "chiamati", per amore degli eletti, a sopportare ogni torto che ci viene fatto. Questo è il prezzo che c’è da pagare. Bisogna fare il tutto con umiltà (virtù per la quale l’uomo ricosse i suoi propri limiti), con mansuetudine (incapace di fare il male), longanimità (Larghi nel perdonare) e con sopportazione (sopportare: portare sopra, proprio i pesi degli eletti).