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Lettura da Atti 9:15                                                                                                                 di Cirrito Marco

Egli cerca oggi, come ha sempre fatto, uomini e donne fedeli. Soltanto una resa incondizionata può essere una risposta degna al sacrificio della croce. Un amore, tanto grande non può essere soddisfatto che con dono totale della nostra anima, della nostra vita, del nostro intero essere. Troppo spesso il cristianesimo, per la maggior parte dei cristiani, soprattutto giovani è un mezzo per scampare al tormento eterno ed una speranzuccia per il cielo. Dopo di che, si sentono in pieno diritto di godere il meglio che il mondo offre.

(Luca 9:59-60) Bada di non usare la tua vita per fare quello che un non convertito può fare; lascia che chi è fisicamente morto seppellisca chi è fisicamente morto (adoperarsi non per cose morte) (quelli spiritualmente vivi devono cercare quelli che sono spiritualmente morti, affinchè abbiano vita).

(Luca 9:57) Tu dici di essere pronto a seguirmi, dunque, Ma sei pronto a fare a meno degli agi della vita?  V.61 “Lasciami prima”. E’ come se avesse detto ti seguirò, però voglio mettere le mie esigenze e gli affetti al primo posto. Il futuro di un incredulo è costituito dal tempo tra il presente e la tomba. Il futuro di un figliuolo di Dio è l’eternità con Gesù.

La parabola di Luca 16:1-13 che tratta del fattore infedele, insegna che gli uomini senza Cristo sono più avveduti e determinati nel preparare il loro futuro sulla terra di quanto non lo siano i credenti nel preparare il loro futuro per l’eternità. (premessa su come diventare non su come essere)

II Timoteo 2:2 Le cose udite da me…. Paolo cercava uomini fedeli e insegnava loro come bisognava essere per diventare (strumenti) servitori; si dovrebbe di più insegnare quello che non si deve fare rispetto a quello che bisogna fare.

Gli strumenti che Gesù ha scelto fin dall’inizio non erano ancora qualificati per potere insegnare e predicare, Gesù però con la Sua sapienza e pazienza li formò per prima cosa perché fossero semplicemente fedeli, infatti Paolo mette in evidenza l’importanza della fedeltà iniziale rispetto alla capacità, non importa quanto siamo immaturi quando iniziamo, perché se saremo fedeli Dio ci ricompenserà (Matteo 25:23 non per l’opera ma per la sua fedeltà).  

La qualificazione e le abilità devono essere fondate sulla fedeltà; il Signore non disse “ben fatto buono e qualificato servitore”..Dio ci ricompensa secondo la nostra fedeltà non secondo la nostra qualità.. Una persona che si poggia solamente sulla sua abilità diventerà arrogante, specialmente se otterrà successo. Quando non riuscirà bene sarà paurosa e depressa. La fedeltà viene provata quando si è in basso (I Pietro 5:6 Umiliatevi sotto…), quando si lavora per conto di altri (Matteo 25:21 fedele in poca cosa). Come puoi pensare di governare su molte cose quando non riesci ad essere fedele a quelle poche cose che ti sono state affidate? Dio chiama al ministerio persone imperfette; ognuno di noi è un tesoro in vasi di terra (II Cor. 4:7). Una persona fedele è come un diamante allo stato grezzo, rimane attaccato al suo lavoro in qualunque circostanza (Prov. 26:20 Molta gente…)

Se prendiamo seriamente queste scritture ed operiamo nella nostra vita i cambiamenti che lo Spirito Santo vuole che operiamo e avremo sempre più fame e sete delle cose di Dio, Lui ci trasformerà a Sua immagine, scopriremo verità perdute e cammineremo in tutta la pienezza di Dio.

Vi sono alcune caratteristiche senza le quali nessuno può essere un utile strumento del Signore. Dimorando in Gesù e permettendo che la Sua parola dimori in noi (  ) riempiremo il vuoto della relazione interrotta per mezzo del peccato; ma se non diventiamo strumenti non possiamo riempire il vuoto che creiamo ogni volta non compiamo le opere che Dio a preparate per noi (Efesini 2:10). Siamo stati creati in Cristo per le buone opere perché le pratichiamo. Se non le pratichiamo ci sarà un vuoto di accordo.