…”nuoce gravemente alla salute”

di Marco Cirrito

 

 

Dopo l’approvazione di lunedì 8 settembre 2004, da parte dell’UE, della direttiva antifumo, che autorizza a mettere sui pacchetti di sigarette anche immagini scioccanti,(si tratta di scene raffiguranti cancro ai polmoni, mamme in cinta che fumano, gente che fuma accanto ai loro bambini ecc…); il ministro della salute Girolamo Sirchia ha voluto rassicurare i consumatori dicendo che in Italia si procederà con più discrezione, perché scritte come “il fumo uccide” hanno già un forte potere dissuasivo e quindi, incrementare la dirompenza dei messaggi potrebbe risultare inefficace.

Tutto ciò non può servire a far smettere di fumare ?

Ma questo Stato che comunque vende le sigarette, anzi si è attrezzato di distributori automatici per aumentare il mercato (24 ore al giorno), cosa ha fatto e fa rispetto al tabagismo in termini di prevenzione, di educazione e di cultura?

Sulla rivista scientifica “Jama” condotta dai ricercatori dell’istituto superiore di sanità è stato pubblicato che in gravidanza il fumo fa male (e lo si sapeva già); ma il particolare è che adesso si è riusciti a stabilire quanto fa male, o meglio, a quantificare la nicotina che è assorbita dal feto o dal bimbo se la mamma fuma. Le sostanze nocive presenti nel fumo vengono respirate dal bimbo su i cui denti si depositano delle tracce e analizzando la dentatura dei piccoli fino a 7-8 anni è possibile capire quando la madre fuma o ha fumato. Dopo di ciò i denti da latte cadono e con essi spariscono le prove del misfatto. Tutto ciò è anche possibile col fumo passivo, più pericoloso di quello attivo.

Lo Stato pensa di aver risolto il problema del minorenne rispetto al fumo apponendo una semplice scritta che ne vieta l’uso. Inoltre, lo Stato vende le sigarette e poi condanna ed emargina il fumatore.

Se il fumo fa male, lo Stato non dovrebbe recepire nessun guadagno da un commercio che causa danni alla salute. La Sacra Scrittura a riguardo dice in Isaia 55:2: “Perché spendete denaro per ciò che non è pane? E il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia?”

I dipendenti da fumo di sigarette, anche se vedessero aumentare il costo delle sigarette per tre volte e più continuerebbero ad acquistarle, non interessandosi dei bisogni personali e della stessa famiglia.

Ancora la Bibbia dice in I Corinzi 3: 16-17: “Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito Santo abita in voi? Se uno guasta il tempio di Dio, Iddio guasterà lui.”

Continuando a fare uso della sigaretta guasteremo il nostro corpo; certo è difficile uscire fuori da questo “buco nero” e non saranno certo le scritte ingrandite o le foto “terroristiche” nei pacchetti, ma soltanto un grande rimorso di coscienza e una grandissima forza di volontà che potrà dare soltanto Dio a coloro che chiedere il Suo aiuto.

 

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