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La conversione

 

Atti 3:19 "Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati"

Ravvedetevi e convertitevi. Allora dal ravvedimento si deve passare alla conversione.

Atti 11:21 "E la mano del Signore era con loro e gran numero di gente avendo creduto, si convertì al Signore".

Dunque, avendo creduto si convertì al Signore. Intanto c’è da dire che la conversione, come il ravvedimento, si può avere credendo. Coloro che credono alla Parola di Dio, dopo che si sono ravveduti dalle loro opere e da tutto ciò che era in loro, da quel momento, al ravvedimento c’è la conversione. Difatti in Atti 11:21 abbiamo letto che avendo creduto si convertì.

Quando voi eravate nella vecchia religione, ricordate quando vi siete convertiti? Quando vi siete ravveduti? Non potete, perché vi hanno fatto credere che siete stati fatti cristiani al battesimo, poi con la cresima vi hanno confermato il battesimo e avete ricevuto lo Spirito Santo, ma non è così!

Ora siete in condizione di comprendere in che maniera ci si ravvede e in che maniera ci si converte.

Atti 14:15 "uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo uomini della stessa natura che voi; e vi predichiamo che da queste cose vane vi convertiate all’IDDIO vivente che ha fatto il cielo e la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi".

In pratica, nei versi precedenti, troviamo scritto che dal momento che Paolo e Barnaba avevano fatto questo miracolo nel nome di Gesù e il paralitico cominciò a camminare, la gente di Listra cominciò a pensare: "Questi non sono uomini, ma sono divinità in forma umana". Quindi, volevano loro offrire delle ghirlande di fiori e altro. Allora loro per convincerli che si trattava di uomini, si stracciarono le vesti dicendo: "Noi siamo uomini come voi, non fate queste cose; queste sono cose vane". Vedete, il fatto di innalzare un uomo è una cosa vana. Paolo e Barnaba predicavano proprio il ravvedimento da queste cose vane per convertirsi all’IDDIO vivente che ha fatto ogni cosa.

Ora, quando fanno le loro feste solenni i giornalisti stessi dicono che si unisce il sacro con il profano (feste all’idolo con cantanti del mondo e gente di cabaret), ma non predicano Cristo, non predicano il ravvedimento dalle loro vie e la conversione all’IDDIO vivente.

Avendo letto questi versi comprendiamo che bisogna convertirsi al Signore e non come questi uomini di Listra che volevano convertirsi all’uomo; questo è il paganesimo che ha la forza e il potere di ottenebrare le menti e di lasciar loro pensare di piacere a Dio, perché onoravano gli uomini che secondo loro avevano compiuto quel miracolo. Adesso, nel romanesimo, succede esattamente questo.

Atti 15:19 "Per la qual cosa io giudico che non si dia molestia a quelli dei gentili che si convertono a Dio, ma che si scriva loro di astenersi dalle cose contaminate nei sacrifici agli idoli, dalla fornicazione, dalle cose soffocate e dal sangue".

Io giudico che non si dia molestia a quelli dei gentili che si convertono a Dio.

Voi siete quelli che fra le genti (perché non fate parte del popolo d’Israele) che vi siete convertiti a Dio e la Parola vi dice che dovete astenervi dalle cose contaminate nei sacrifici agli idoli, dalla fornicazione, dalle cose soffocate e dal sangue. Forse queste sono cose antiche e superate? No! questa parola resta sempre ferma e vivente, perché la natura dell’uomo non è cambiata: è ancora superstizioso, vanitoso, amante del peccato, disubbidiente alla Parola di Dio, temerario, millantatore, traditore, senza affezione naturale, idolatro, bestemmiatore, ladro, omicida ecc…

Dunque, le cose sacrificate agli idoli sono dei cibi che vengono consacrati dinanzi a un idolo, una statua, un’immagine ecc… Queste cose elencate dal verso sopra letto sono cose radicate negli uomini, e sono opere morte della carne e l’apostolo diceva ai convertiti che dovevano astenersi da tutto ciò. La fornicazione ora, più che mai è alla portata di tutti; tanto è vero che sono diminuiti i matrimoni e l’età per i matrimoni è anche aumentata (ora intorno ai 30 anni). Ora, la chiamano convivenza ed è una cosa ormai normale per tutti, mentre per quelli che si convertono a Dio, non per quelli che cambiano religione, la Parola dice di astenersi.

Atti 26:18 "per aprir loro gli occhi, onde si convertano dalle tenebre alla luce e dalla potestà di Satana a Dio e ricevano per la fede in me la remissione dei peccati e la loro parte di eredità fra i santificati".

Gesù apparve a Paolo (Saulo da Tarso) sulla via di Damasco, quando con una luce sfolgorante lo accecò e lui cadde per terra. Ora Paolo si trova davanti al re Agrippa per dare la sua testimonianza e quindi, per evangelizzarlo e gli raccontò proprio questo episodio, dicendogli che Gesù lo aveva scelto per mandarlo ai gentili per aprir loro gli occhi, onde si convertano dalle tenebre alla luce.

Voi dovete convertirvi dalle tenebre alla luce e questo non si tratta di credere alle parole, ma ai fatti, perché soltanto vedendo la luce della Parola di Dio potrete comprendere le tenebre dove vi trovavate prima della vostra conversione. Erano dense e fitte tenebre che vi mettevano nell’oscurità, eravate immersi nei vostri peccati, nella depressione, nell’oppressione, avete avuto a che fare con fattucchieri, con maghi, con l’oroscopo, con l’astrologia ecc…tutte queste cose sono tenebre.

Mentre la luce è la Parola di Dio che vi dice ravvedetevi e convertitevi.

Allora, io ti mando, dice Gesù a Paolo, ai gentili affinché si convertano dalla potestà di Satana a Dio e ricevano per la fede in me la remissione dei peccati e la loro parte di eredità fra i santificati. Notate, non fra i santi, ma fra i santificati. Questo è diverso! I santificati sono coloro che Lui ha resi santi, perché li ha santificati e la loro parte di eredità sarà ricevuta anche da voi nel momento in cui aprirete i vostri occhi, capirete l’importanza della luce e con la fede in Gesù i vostri peccati vi saranno cancellati. Questa eredità è la vita eterna.

I Tessalonicesi 1:9 "…e di come vi siete convertiti dagli idoli a Dio per servire all’IDDIO vivente e vero e per aspettare dai cieli il ritorno del Suo Figliuolo, il quale ha risuscitato dai morti, Gesù che ci libera dall’ira avvenire"

L’apostolo lo ha scritto per i tessalonicesi duemila anni fa, però è la vostra esperienza ora, a distanza di tutti questi anni.

Vi siete convertiti dagli idoli a Dio per servire all’IDDIO vivente e vero, dunque non più statue morte, non più idoli falsi; la Parola dice che la statua è maestro di menzogna!

Gesù ci libera dall’ira avvenire! Per voi che vi siete ravveduti e che ora vi si predica di convertirvi c’è anche questa parola. Adesso aspettiamo tutti quanti il ritorno Gesù che libererà dall’ira avvenire e Dio manifesterà la Sua indignazione e ira su tutti coloro che hanno chiuso il loro cuore all’evangelo; questo dice la Sua Parola.

In conclusione abbiamo appreso che bisogna convertirsi al Signore e non alla religione degli uomini, perché quella lega, invece, la verità ci libera da ogni peccato e ora siamo nella luce.