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IL REGNO MILLENARIO DI CRISTO

Sia il Vecchio sia il Nuovo Testamento parlano di un tempo quando Cristo regnerà sulla terra. Tutti i Suoi redenti parteciperanno al suo regno e regneranno con lui per mille anni (Apocalisse 20:4-6).

Cristo, il sovrano supremo nel millennio

Quando Satana sarà legato e reso inefficace, Cristo regnerà con autorità assoluta sul mondo. Durante la tribolazione, l' Anticristo eserciterà un' enorme autorità e l'attività demoniaca abbonderà, ma nel millennio ogni governo, potenza ed autorità sarà soggetta a Cristo (Apocalisse 19:15) e la giustizia prevarrà su tutta la terra (Isaia 2:2-4; Michea 4:4; Zaccaria 9:10).

Come re di tutta la terra Cristo porterà a compimento molte profezie. Tra queste c'è la profezia in Luca 1 :32,33 data da un angelo che annunciava la nascita del Salvatore: "Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell' Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre. Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine" (cfr. 2Samuele 7:16; Salmo 89: 20-37; Isaia 11:1-9; Geremia 23:5,6). L'intenzione originaria di Dio nel creare Adamo ed Eva era che l'umanità regnasse sulla terra, e nel suo regno Cristo, l'ultimo Adamo, porterà a compimento ciò. Associati con Cristo nel suo governo sulla terra saranno i santi di ogni epoca. La conoscenza del Signore sarà universale: "La conoscenza del SIGNORE riempirà la terra" (Isaia 11:9). Come governante del mondo Cristo sarà l'oggetto di culto e il ministero e le opere straordinarie dello Spirito Santo alimenteranno la spiritualità su scala mondiale, come non si era mai visto prima.

Rinnovo della creazione

Quando Cristo ritornerà sulla terra per regnare, vi sarà un drammatico cambiamento nella creazione. La maledizione posta sul mondo fisico a causa del peccato di Adamo sarà tolta. Il mondo naturale sarà riportato alla sua fertilità, ordine e bellezza che aveva prima della caduta di Adamo (Isaia 11:6- 8; 35:1-10; 65:17-25). Questo è il tempo che il Signore aveva in mente quando parlò della "nuova creazione, [gr, palingenesia] quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria" (Matteo 19:28). Il termine greco tradotto anche con "rigenerazione" si riferisce qui a quel glorioso cambiamento di cose nella creazione e alla restaurazione di tutte le cose al loro stato prima della caduta dei nostri progenitori.

Paolo parlò della liberazione dell'intera creazione dai legami di corruzione alla libertà dei figli di Dio. Insieme a questi la creazione stessa geme sotto la maledizione e la futilità del peccato (Romani 8:20-24), ma ciò cesserà. Non solo i figli di Dio, ma anche la creazione sarà liberata dalle conseguenze del peccato umano. La creazione ritornerà al servizio della gloria di Dio. In ultimo, tutta la creazione sarà teatro della gloria di Dio.

LA LIBERAZIONE DI SATANA

E LA SUA SCONFITTA FINALE AD OPERA DI DIO

Alla fine del regno millenario di Cristo, Satana sarà sciolto per guidare una ribellione contro Cristo quale Signore e Re. Al comando di Dio: "Satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra" (Apocalisse 20:7,8). Durante tutto il millennio Cristo governerà le nazioni con una verga di ferro (19:15) e la pace prevarrà sulla terra. La liberazione di Satana, però, spingerà subito molti a ribellarsi. Egli andrà per la terra e ingannerà le nazioni che sono identificate come Gog e Magog (cfr. Ezechiele 38; 39). -

Durante il millennio le nazioni si sottometteranno a Cristo perchè regnerà con una completa autorità, ma Gog e Magog rappresentano tutte quelle nazioni che saranno ingannate da Satana e si raduneranno contro Israele e Cristo. Guidati da Satana, Gog e Magog circonderanno Gerusalemme per catturarla. Secondo Apocalisse 20:7-9, un esercito innumerevole circonderà "il campo dei santi e la città diletta". Il riferimento qui è a Gerusalemme, la città dei santi dell' Altissimo. Gli attaccanti assumeranno che Gerusalemme sia senza difesa, proprio come Ezechiele 38:8-11 predice. Crederanno pure che per propria iniziativa si sono radunati contro il popolo di Dio, ma, in effetti, Dio li ha radunati per distruggerli (38:14-17). Apocalisse 20:9 predice che saranno distrutti dal fuoco dal cielo. Con la loro distruzione Satana stesso sarà gettato nel lago di fuoco dove già si trovano la bestia e il falso profeta. Lì i tre, la trinità del male, "saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli" (v. 10).

Il regno millenario offrirà condizioni ideali seconde solo alla stato eterno e alla vita del cielo. Eppure la fine del millennio sarà un ricordo grafico della malvagità del cuore umano. Anche in condizioni ideali il cuore umano che non ha sperimentato la grazia salvifica di Cristo, persisterà nella ribellione contro Dio. La sconfitta di quelli rappresentati da Gog e Magog sarà prova della giustizia divina nel giudicare il mondo.

IL GIUDIZIO DEL GRANDE TRONO BIANCO

Il giudizio finale dei non salvati avverrà dopo il millennio, dopo la loro resurrezione.

Questo giudizio finale sarà quello che Pietro e Giovanni chiamarono "il giorno del giudizio" (2Pietro 2:9; I°Giovanni 4:17) e Giuda "il gran giorno del giudizio" (v.6). Paolo ne parlò come del "giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo" (Romani 2:16; cfr. l Corinzi 4:5; 2Timoteo 4:1). Paolo dichiarò che Dio "ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito" (Atti 17:31). Una descrizione vivida del giudizio finale è data in Apocalisse 20:11-15. Dopo che i non credenti sono resuscitati, vengono portati davanti al grande trono bianco e giudicati secondo le loro opere.

Gesù insegnò che tutti saranno giudicati. Alla fine di quest' epoca i malvagi saranno separati dai giusti (Matteo 13:40-50). I nomi di quelli che sono venuti meno nell'appropriarsi della grazia salvifica di Dio, non appariranno nel libro della vita (Apocalisse 20:15) e saranno gettati nel lago di fuoco per essere con Satana, la bestia e il falso profeta. La Scrittura insegna che niente altererà la condizione delle anime dopo il giudizio finale. Il destino degli individui sarà determinato dalla loro relazione con Gesù Cristo. Le decisioni prese in questa vita avranno conseguenze durature per l' eternità.

La Bibbia parla chiaramente della natura dell'inferno e della condizione dei non salvati dopo il giudizio finale. Questi temi sono visti in modi diversi dalla Parola di Dio.

La morte seconda

La morte seconda dei non credenti (Apocalisse 20:14) significa che essi esisteranno eternamente in una condizione in cui avranno perso per sempre ciò che è essenziale alla vera vita, cioè, la comunione con Dio (Romani 5:12; 6:23; 8:6,13). La dimensione più profonda della morte non è fisica, ma spirituale e in tal senso i non credenti sono già morti (Efesini 2:1). Comunque, senza fede in Cristo essi sperimenteranno la morte ancora più intensamente nell' al di là. La morte ultima è la morte seconda che è identificata con il lago di fuoco, il luogo della punizione finale (Apocalisse 20:10,14; 21:8).

La morte seconda non significa che l' anima o la personalità del non credente cesserà di esistere, ma che questi individui saranno privati della presenza di Dio e della comunione con Lui che è vitale per una vita proficua. Completamente separati da Dio, periamo e anneghiamo in un'esistenza senza senso, caratterizzata da completa frustrazione e futilità.

Geenna, luogo di punizione

In Apocalisse l' ades appare come un luogo di punizione per i malvagi tra la morte e il giudizio finale (1:18; 6:8; 20:13,14; cfr. Luca 16:19-31). Il luogo del tormento finale, però, è geenna che Apocalisse chiama "il lago di fuoco" o "morte seconda" e dove i malvagi sono gettati al giudizio finale (20:13,14; 21:8). La figura della geenna è presa da un luogo a sud di Gerusalemme, dove venivano bruciati cumuli di rifiuti e c' era fumo e un fuoco costantemente acceso. Questo luogo di abominazione era una rappresentazione calzante del luogo di punizione finale per quelli che sono contaminati dal peccato e separati per sempre da Dio.

Gesù parlò della geenna come di un luogo di punizione. Egli avvertì di temere "colui che può far perire l'anima e il corpo nella geenna" (Matteo 10:28). Geenna è descrittiva per la 'morte seconda' o 'lago di fuoco', perciò è il luogo dell' etern.a condanna e punizione, il destino degli increduli dopo il giudizio finale.

Fuoco e altri termini

Dei termini usati nella Scrittura per descrivere l'inferno, nessuno di loro è usato tanto frequentemente quanto il fuoco: "...fuoco divorante ...fiamme eterne" (Isaia 33:14), "fuoco inestinguibile" (Marco 9:43-48), "la fornace di fuoco" (Matteo 13:42,50), "fuoco eterno, preparato per il diavolo e i suoi angeli" (25:41), "lo stagno ardente di fuoco e zolfo" (Apocalisse 19:20; 20:10) e "11 fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli" (14:11). Il fuoco dell'inferno, senza dubbio, riguarda il bruciare più terrificante e doloroso e va ben oltre il tormento delle ustioni fisiche. Conterrà il tormento più straziante che può inaridire l'anima.

La Bibbia usa altri termini per descrivere la terribile realtà dell'inferno e il destino dei perduti. Essa parla delle "tenebre di fuori" (Matteo 8:12) e della "oscurità delle tenebre in eterno" (Giuda 13). Dio è luce, ma separazione da Lui significa tenebre totali per l'anima. L'affermazione che "il verme non muore" (Isaia 66:24; Marco 9:44) può riferirsi ai dolori atroci della miseria che colpirà l'anima all'inferno.

Sottolineando l'angoscia e il tormento, diversi passi parlano di pianto, gemito e batter di denti (Matteo 8:12; 13:42,50; 22:13; 24:51; 25:30; Luca 13:28). L'inferno è una terribile realtà. Come Ebrei 10:31 dice: "E terribile cadere nelle mani del Dio vivente" .Una cosa è chiara: Dio è il giudice di tutti. Dopo il giudizio finale, quelli che sono salvati entreranno nella vita eterna, mentre quelli perduti riceveranno la punizione eterna. Il Giudice di tutti è in modo analogo il Salvatore di tutti quelli che credono nel Suo Figlio. Il fatto dell' eterna punizione dei non credenti offre la più grande motivazione per l' evangelizzazione e per persuadere le persone a pentirsi e a ricevere Cristo.

 

LA NUOVA CREAZIONE

Quando il giorno del giudizio finale giungerà al termine, Dio introdurrà la nuova creazione come dimora eterna dei redenti. Il giudizio non è mai stato l'ultimo scopo di Dio. Il suo scopo ultimo è "fare ogni cosa nuova" (Apocalisse 21:5). Questo include l'intera creazione come pure i suoi figli redenti. Un nuovo mondo, detto nuovo cielo e nuova terra, verrà all' esistenza. In questo mondo nuovo i redenti avranno una nuova casa, detta la nuova Gerusalemme. Così il nuovo ordine, che cominciò ad albeggiare alla prima venuta di Cristo, raggiungerà la sua consumazione quando il cielo e la terra saranno fatti nuovi e la nuova Gerusalemme scenderà dal cielo.

Nuovi cieli e nuova terra

Dio porterà un nuovo ordine, descritto come nuovi cieli e nuova terra (Apocalisse 21:1-8). Per allora il primo cielo e la prima terra saranno passati via e il nuovo ordine sorpasserà il vecchio. Ci sarà una rifondazione del mondo quando il vecchio ordine affetto dal peccato e dal male sarà interamente svanito. La redenzione non sarà confinata agli umani soltanto, ma includerà la stessa creazione. Con la restaurazione della perfetta armonia nel creato, tutti gli effetti del peccato adamitico sulla creazione e la disobbedienza sulla terra saranno eliminati.

Lo scopo ultimo dell' opera redentiva di Dio è un nuovo cielo e una nuova terra dove Cristo dimorerà col suo popolo e la giustizia prevarrà nella perfezione assoluta (2Pietro 3:13). Questo presente mondo non è buono abbastanza per Dio e per il suo popolo. La terra e i cieli saranno trasformati, redenti e perfezionati. L'aspettativa di "nuovi cieli e nuova terra" è in armonia coi grandi insegnamenti della Scrittura (Isaia 65:17; 66:22; Salmo 102:25,26; Osea 2:18; Matteo 5:18; Marco 13:31; Luca 21:33; 2Pietro 3:12). Sulla base della Parola di Dio e dei suoi potenti atti in Cristo, noi aspettiamo quel tempo quando lo Spirito Santo ricreerà il cielo e la terra e tutte le cose saranno nuove.

 

 

 

La nuova Gerusalemme

Nel nuovo mondo 'la città santa', la 'nuova Gerusalemme' scenderà giù dal cielo (Apocalisse 21:2). La nuova Gerusalemme, che esiste già in cielo (Calati 4:26), scenderà sulla terra come la città che Abraamo e tutti i credenti in Dio avevano atteso, e di cui Dio è il costruttore. Scenderà dal nuovo cielo dopo che il primo sarà passato via. Sarà per quelli che hanno un 'nuovo nome' e cantano un 'nuovo canto'. Non vi sarà spazio per gli altri. Il destino ultimo di tutti i redenti da Dio è la nuova Gerusalemme nella nuova creazione, una comunità redenta. La città sarà santa. I codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi non vi avranno parte (Apocalisse 21:8). "E nulla di impuro ne chi commetta abominazioni o falsità, vi entrerà; ma soltanto Quelli che sono scritti nel libro della vita del!' Agnello" (v.27). Solo i vincitori, il popolo di Dio, potrà entrare nella nuova Gerusalemme. Sarà parte della loro eredità (v.7).

L' intera città della nuova Gerusalemme avrà la gloria di Dio. Non vi sarà bisogno di un tempio in tale città, "perchè il Signore, Dio onnipotente, e l' Agnello sono il suo tempio" (Apocalisse 21:22). Non vi sarà bisogno di sole o luna per illuminarla, perchè la gloria di Dio la illuminerà e "l' Agnello è la sua lampada" (v.23). Con Dio e l' Agnello dimoranti in essa, la nuova Gerusalemme avrà eterna luce. Re e nazioni, salvati dalla grazia divina, cammineranno alla sua luce e vi porteranno la loro gloria ed onore (vv.24-26). La nuova Gerusalemme sarà la capitale della nuova terra e le sue porte non saranno mai chiuse. Tutti i redenti di Dio vi avranno accesso, liberi di entrare ed uscire come desiderano.

La più grande felicità e gioia caratterizzerà la vita della città. Ogni lacrima sarà asciugata (Apocalisse 7:17) e la morte abolita (Isaia 25:8; I°Corinzi 15:54). Non vi saranno più infelicità, pianto, dolore e morte. Tali cose, che hanno caratterizzato la vita sulla vecchia terra, scompariranno definitivamente. Gli effetti del peccato scompariranno per sempre. Ne Satana ne i demoni ne i malvagi saranno presenti. Sulla nuova terra non vi sarà alcuna cosa che potrà influenzare negativamente il popolo di Dio e la nuova Gerusalemme. La terra sarà un posto eternamente sicuro e i redenti saranno un popolo eternamente al sicuro.

Tutte le cose saranno nuove. Cieli e terra si fonderanno nella nuova Gerusalemme e diverranno la perfetta dimora per Dio e il suo popolo. La vita in cielo sarà vita con Dio, Gesù Cristo e 10 Spirito Santo. Essi si rallegreranno della stessa comunione d'amore che unisce assieme il Dio trino. Sarà una gloriosa esistenza: "Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che deve essere manifestata a nostro riguardo" (Romani 8:18). Sarà gioia inesprimibile, perchè la vita in cielo sarà una vita di riposo (Apocalisse 14:13), di abbondanza (21:6), di santità (v.27) e di servizio/adorazione (22:3).

L' amore redentivo di Dio rivelato in Cristo, sarà una completa, vittoriosa realtà. L'ultimo avversario, la morte, sarà stato distrutto e gli scopi redentivi di Dio saranno consumati. Dio sarà alla fine tutto in tutti (I°Corinzi 15:28) e il suo popolo regnerà con Lui e con l' Agnello "nei secoli dei secoli" (Apocalisse 22:5).