Molte persone ogni giorno vengono sottratte ad una sicura morte fisica grazie
alle trasfusioni di sangue, ma vi sono sedicenti cristiani che proibiscono
tale pratica perché a dir loro sarebbe vietata dalla Bibbia, ma è proprio
così? La Parola di Dio proibisce la trasfusione del sangue?
E' vero che una persona non deve sfamarsi di sangue, anzi secondo le scritture, e più precisamente nel libro del Levitico, doveva essere sparso, altrimenti sarebbe stato illegittimo mangiare la carne della vittima; il sangue costituisce l'anima dell'animale e non dell'uomo, quindi ha un valore sacro poiché il suo totale spargimento coincide con la morte della creatura, perciò nella Bibbia è chiaramente espressa la proibizione di usare il sangue degli animali come "alimento", ma purtroppo questo accade pure ai nostri giorni, ignari della legge di Dio. |
Da considerare che la proibizione aveva il suo fondamento ultimo nel fatto che il sangue degli animali veniva offerto a Dio, in attesa dell'unico vero sacrificio cioè quello di Cristo. Non vi è dunque alcuna relazione tra le trasfusioni ed il mangiare sangue degli animali ed è quest'ultimo che la Bibbia proibisce in maniera chiara (Atti 15:17-27) altrimenti al tempo in cui sono state promulgate queste norme da parte di Dio non avrebbero assunto alcun senso ed alcun significato.
Il cristiano può quindi donare o in caso ricevere sangue senza il timore di trasgredire le leggi di Dio? La risposta è si! L'anima dell'uomo non risiede nel sangue, sennò dovremmo assistere ad un mutamento di personalità e di carattere nella persona sottoposta a trasfusione. In realtà l'anima dell'uomo è una componente spirituale e non ha niente a che vedere con il sangue, l'uomo è la creatura speciale di Dio, unicamente quando creò lui, Dio disse facciamo l'uomo, facciamolo ad immagine e somiglianza di Dio, e vi soffiò sulle narici l'alito della vita (alito di vite, traduzione letterale) e divenne un'anima vivente. |
Quindi l'anima dell'uomo ha a che vedere con un intervento soprannaturale e spirituale di dio e non con il sangue; altrimenti provate a spiegare la Bibbia quando dice:
«E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider l'anima; temete piuttosto colui che può far perire e l'anima e il corpo nella geenna.»
«E quando ebbe aperto il quinto suggello, io vidi sotto l'altare le anime di quelli ch'erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che aveano resa; 10 e gridarono con gran voce, dicendo: Fino a quando, o nostro Signore che sei santo e verace, non fai tu giudicio e non vendichi il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra? 11 E a ciascun d'essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po' di tempo, finché fosse completo il numero dei loro conservi e dei loro fratelli, che hanno ad essere uccisi come loro.»
Giovanni cosa vide sotto l'altare di Dio? Il sangue? Ovviamente no! Vide esattamente ciò che disse di vedere cioè le anime, chi ci autorizza ad interpretare diversamente ciò che è evidentemente chiaro?
Ma tornando alle trasfusioni dovremmo pure chiarire che non si uccide nessuno per donare sangue e tanto meno ci si sfama ma si intende riabilitare una persona senza che il donatore risenta alcun danno:
«Noi abbiamo conosciuto l'amore da questo: che Egli ha data la sua vita per noi; noi pure dobbiam dare la nostra vita per i fratelli.»
«Nessuno ha amore più grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici.»
Le Scritture ci insegnano a donare finanche la nostra vita per i nostri fratelli e amici; obbedendo alla lettera questo comando ci risulta evidente che siamo autorizzati a donare sangue, anzi potremmo peccar di omissione se facessimo il contrario, secondo Giovanni 15:13 giustifica del tutto la trasfusione del sangue come esempio di grande amore, d'altronde Gesù stesso, ci diede questo meraviglioso esempio infatti mentre noi eravamo morenti nei nostri peccati Egli donò il Suo sangue per la nostra salvezza eterna restituendoci perfetta salute spirituale, vogliamo dunque essere perfetti imitatori del nostro salvatore Gesù in santità, amore, obbedienza, ricordando che chi sa fare del bene e non lo fa commette peccato (Giacomo 4:17).