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LA TERZA ORDINANZA

(Lavacro dei piedi)

 

L’argomento è difficile da intendere benché menzioneremo diversi punti della Scrittura, bisogna chiedere al Signore di dare uno spirito d’intendimento della Sua parola, perché essa si divide in due qualità, il latte, che è per coloro che sono ancora fanciulli nello spirito, ed il cibo solido, per uomini fatti, maturi; se dovessimo dare del cibo solido a dei fanciulli essi lo rigetterebbero e viceversa.

GIOVANNI 13

“...Se sapete queste cose siete beati se le fate, non soltanto se le sapete ma se le fate”.

S. Giovanni ritiene più importante parlare del lavamento dei piedi che della Santa Cena, difatti questo capitolo non pone alcuna enfasi su di essa, ma parla invece ampiamente del lavamento dei piedi, questo ci fa capire quanto sia importante questa ordinanza che serve per nettare, purificare, santificare.

Ci sono due tipi di Santificazione: Quell’interiore e Quell’esteriore.

Quell’interiore avviene per opera dello Spirito Santo che abita in noi. Noi siamo il tempio dello Spirito Santo, dice l’apostolo Paolo: - “Allora Egli stesso provvederà alla Santificazione interiore, mentre l’ubbidienza alla parola di Dio ci provvede di quell’esteriore o del nostro corpo.

II° TESSALONICESI  2.13

“Dio ci ha eletti a salvezza mediante la Santificazione nello Spirito e nella fede alla verità”.

Or “fede” equivale all’ubbidienza nell’accettare la verità di Dio per praticarla non per contemplarla interiormente e basta, ma la salvezza alla quale siamo stati eletti da Dio consiste nel realizzarla in questi punti:

L’Ubbidienza, che è la pratica della parola di Dio; tu ubbidisci e se l’ordine è di fare una determinata cosa, tu la farai esattamente per come si deve fare e per come ti è stato detto, e permettendo allo Spirito Santo di Santificarti interiormente.

II° CORINZI 7: 1

“Dobbiamo purificarci da ogni contaminazione di carne e di spirito, purificando il nostro corpo che è il tempio dello Spirito Santo”. Lui abiterà in noi a condizione che noi provvediamo e lasciamo, alla parola di Dio, di purificare i nostri corpi e quest’ultimo essendo puro potrà diventare quel tempio, perché lo Spirito non può abitare in un corpo che vive nel peccato, per questo Paolo dice di purificarci, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio, ciò significa progredire e continuare sempre in quest’opera.

I° Giovanni 5: 5

Gesù non è venuto soltanto con acqua ma anche con il sangue.

Sangue, perché comprendiamo che Gesù versò il Suo sangue per noi, proprio sangue e non intende un’altra cosa da spiritualizzare, e veramente esso ci purifica dai nostri peccati, perché Lui è morto per questo e ci ha comprati a Dio non con acqua, ma con il Suo sangue.

Tre sono quelli che rendono testimonianza e sono concordi perché attestano la stessa cosa.

Lo Spirito è indispensabile per portare Santificazione e quindi salvare, L’Acqua, che è veramente acqua ed è la parola di Dio alla quale dobbiamo ubbidire per avere la Santificazione esteriore ed  Il Sangue che ci parla di Gesù nostro Salvatore e Signore che ha dovuto pagare il prezzo del nostro riscatto, tutti e tre quindi ci portano alla piena redenzione che Dio dà a tutti coloro che ubbidiscono alla parola di Dio per arrivare alla Santificazione piena del corpo e dello spirito.

EBREI 9:22

Quasi tutte le cose sono purificate dal sangue, quel “quasi” viene completato dall’acqua, come nel caso di Giosuè il sole si fermò per quasi un giorno perché quel quasi veniva completato dall’episodio del re Ezechia che fece, con la sua richiesta, indietreggiare l’ombra di alcuni gradini.

EFESINI 5:25

Gesù ha dato se stesso per santificare la Chiesa con il lavacro dell’acqua, parla veramente dell’acqua come per il sangue e ciò non va spiritualizzato come a voler dire “sangue”, ma non è vero sangue, e qui acqua è veramente acqua, applicata in ubbidienza alla Sua Parola. Lavacro dell’acqua mediante la Parola significa che in tutti i comandamenti che il Signore ci ha dato in cui prevedono l’acqua va veramente usata l’acqua come nel battesimo o nella lavanda dei piedi, ecco perché ha dato se stesso per purificare la Chiesa per mezzo della Parola. Noi non possiamo usare l’acqua indipendentemente dal fatto che Gesù lo ha ordinato o per altri fattori estrapolando dal contesto soltanto la parola “acqua”, non possiamo pensare che se beviamo un bicchiere d’acqua ci purifichiamo, tutto deve essere fatto in ubbidienza alla Sua Parola; ciò sarà valido quando Gesù nel Suo comando richiederà l’uso dell’acqua.

II° CORINZI 6:9-11

“Tutte queste cose vengono fatte con il corpo e contaminano di conseguenza anche lo Spirito perché è dal cuore dell’uomo che procedono malefici ed insani pensieri”; ed allora dice, tali eravate, ma abbiamo letto che Gesù ha dato se stesso per santificarci e che noi dobbiamo purificarci da ogni contaminazione di carne e di spirito; ecco siamo lavati interiormente dallo Spirito ed esteriormente tramite l’ubbidienza della Parola.

TITO 3: 5 Due cose assieme ovvero il lavacro con l’acqua, in ubbidienza alla Parola di Dio, e lo Spirito Santo rinnovato.   

Rinnovare = Rigenerare

La rigenerazione avviene secondo ciò che abbiamo detto mediante il lavacro e lo Spirito Santo.

Gesù dice in Giovanni 3:5 ... “se noi nasciamo di acqua e di Spirito non potremo entrare nel regno dei cieli difatti siamo stati da Dio eletti mediante il lavacro dell’acqua ed il rinnovamento dello Spirito. Abbiamo visto che l’acqua (lavacro della rigenerazione), applicata alla parola di Dio ci porta alla santificazione dell’uomo esteriore, difatti su due comandamenti viene prevista l’acqua proprio per purificare la parte esteriore del nostro corpo.

ATTI 22:16

L’acqua per ordine del Signore nostro ci lava dai nostri peccati, ecco perché Gesù è venuto con acqua e sangue difatti non dice, Anania a Paolo, “allora che indugi alzati e credi che il Sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato”, ma dobbiamo capire che quasi tutte le cose sono purificate col sangue, ma la completezza di quel “quasi” viene data dall’applicazione dell’acqua e qui lo dice“sii lavato dai tuoi peccati”, ecco avrebbe potuto l’apostolo Paolo ricevere questa purificazione se non avesse veramente ubbidito lasciandosi immergere nell’acqua? Certamente no, difatti lui si alzò in ogni modo subito e fu battezzato. Ecco perché lavacro della rigenerazione. Bisognava essere battezzato con l’acqua.

I PIETRO 3: 21

Il battesimo (od ogni volta che viene praticata l’acqua secondo il comandamento della parola) non serve per lavare le sozzure del corpo, perché come al battesimo ed al lavamento dei piedi il corpo ed i piedi sono puliti fisicamente e non per l’occasione, perché nei paesi civili ci si pulisce ogni giorno; ma l’apostolo Pietro precisa: “al battesimo”, ma è chiaro che anche al lavamento dei piedi, l’applicazione dell’acqua serve per fare a Dio richiesta di una buona coscienza, così la salvezza avviene mediante l’ubbidienza a questa parola che ci porta al lavacro della rigenerazione ed il rinnovamento mediante lo Spirito Santo.

L’acqua ci purifica esteriormente facendo richiesta a Dio di una buona coscienza affinché mediante

L’ubbidienza alla sua parola possiamo essere interamente purificati, difatti Giov.13 dice “voi siete netti a motivo della parola che vi ho annunciato però avete bisogno ora che vi facciate lavare i piedi e sarete netti del tutto”.

EBREI 10:22

L’acqua viene applicata per fare una richiesta a Dio di una buona coscienza difatti dobbiamo accostarci a Dio con piena certezza di fede, qui si ha l’ubbidienza, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che ci purifica dalla mala coscienza avendo il corpo lavato d’acqua pura, pura perché tutto ciò che viene fatto applicato all’ubbidienza della parola di Dio viene purificato.

GIOVANNI 13

Il lavamento dei piedi avvenne quando Gesù istituì la Santa Cena, qui si vede il momento solenne, sacro all’Eterno, parlando della necessità della sua morte dicendo che se non beviamo del sangue e non mangiamo della carne sua, non avremo parte alcuna con lui nel cielo.

Qui è impossibile dire non berrò mai del vino e non mangerò del pane alla Santa Cena, perché è spirituale, io ho già accettato Gesù e ciò mi serve per la salvezza e non c’è bisogno di praticarla, ma Gesù dice di praticarla difatti “...ogni volta che fate questo fatelo in memoria di me” senza specificare quante volte e quando, e per il battesimo dice la stessa cosa. Gesù in quella notte cominciò a lavare i piedi ai discepoli, Pietro, mentre vedeva ciò si preparò la risposta da dare e pensava: “Ma guarda Gesù cosa sta facendo e gli altri che si lasciano lavare i piedi, ma quando verrà da me io gli dirò << tu che sei il Signore lavare i piedi a me, non sia mai! tu sei il Signore non ti devi umiliare a tanto, non ti devi abbassare al punto di lavarci i piedi e comunque gli altri lo hanno fatto io no>>”, volendo far risaltare così la differenza che c’era tra lui e gli altri, perché ragionava così, ma Gesù gli dice che ciò era indispensabile per la salvezza!

Pietro aveva capito che Gesù si stava umiliando, ma Gesù gli disse che non poteva capire, ma in seguito avrebbe capito, e coloro che dicono che è lezione d’umiltà, ma come Pietro aveva capito proprio questo e Gesù gli disse che non aveva capito ma dopo si, e sappi che se non ti lascerai lavare i piedi non avrai parte con me alcuna quindi l’importanza sta nel fatto di farsi lavare i piedi e non nel lavarli, per questo non è lezione d’umiltà in nessuna maniera, altrimenti Gesù avrebbe detto a Pietro se tu non laverai i piedi..... ma così non è, Pietro allora esagera, ma Gesù lo corregge, perché Lui non lascia niente così sul vago, ma gli dice chi è netto non ha bisogno che di lasciarsi lavare i piedi, difatti, i discepoli erano netti a motivo della Parola che aveva menzionato, per il battesimo, per aver lasciato il peccato, i vizi, ubbidendo alla Parola. Chi è netto non ha bisogno che di lasciarsi lavare i piedi, difatti l’acqua è a completamento della nostra salvezza, Pietro difatti poi lo capì parlandone lui stesso nella sua lettera del lavacro della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito.

Gesù inoltre dice: “Avete capito ciò che vi ho fatto?”, e non ciò che ho fatto perchè l’importanza ricade non su ciò che Gesù ha fatto ma su ciò che i discepoli si sono lasciati fare per il completamento dell’opera di purificazione perché servì per i discepoli e non per Gesù che doveva mostrare umiltà. Inoltre se il lavamento dei piedi era lezione d’umiltà l’apostolo Paolo trattando l’umiltà del Cristo in Filippesi 2 avrebbe dovuto citare l’episodio di Giovanni 13, ma anzi dice che pur essendo come Dio annichillì se stesso prendendo natura umana patendo fino alla morte della croce, questa è la vera lezione d’umiltà.

Gesù ha dato un esempio non da intendere ma da fare come Lui ha fatto, difatti saremo beati se li faremo queste cose e non se le sappiamo. Per essere interamente nettati, e Gesù lo dice, perché già siamo netti mediante la parola, Egli ci lascia due cose per essere nettati, il battesimo e la lavanda dei piedi.

Al battesimo la richiesta è questa: “Signore io voglio sempre del continuo, essendo stato purificato dai miei peccati, avere una coscienza che richieda sempre a Te: grazie per Gesù che è morto per i miei peccati, per il Suo sacrificio, e voglio continuare a vivere astenendomi da ogni forma di peccato purificandomi e nello Spirito e nel corpo per continuare ad avere questa buona coscienza in Te” ed al lavamento dei piedi, proprio i piedi perché rappresentano la nostra condotta, il nostro essere, il nostro cammino, ma questa richiesta non può essere fatta mediante la preghiera ma mediante l’applicazione dell’acqua in ubbidienza alla Parola di Dio.

Soltanto coloro che sono stati battezzati ed hanno partecipato alla Santa Cena possono praticare tale ordinanza, perchè è a completamento dell’opera di santificazione, e l’umiltà si vedrà nell’essersi fatto lavare i piedi e non nel lavarli.