Psicosi da pitbull, o….

 

 

Il pitbull è diventato ufficialmente il “mostro” dell’estate.

In mancanza del classico omicidio estivo irrisolto su cui concentrare l’attenzione del pubblico, quest’anno si è deciso di criminalizzare i cani, già vittime di umani che li utilizzano trasformandoli in macchine da guerra.

C’è da dire che in questi ultimi giorni, è vero, ci sono state numerose aggressioni e la richiesta di molti media è quella di metterli al bando, per evitare comunque i rischi, infatti, in sei giorni ci sono state ben sette aggressioni, e ormai sembra diventata quasi un'emergenza nazionale, cominciando da Lentini (Siracusa) dove una bambina è stata aggredita da un pitbull, procurandole ferite al volto, alle braccia e una profonda lacerazione al setto nasale. L'animale sino a pochi minuti prima si era dimostrato docile con la bambina che addirittura lo avrebbe più volte accarezzato. All'improvviso, forse a causa di un movimento brusco, il pitbull si è però rivoltato contro la piccola, azzannandola più volte. I genitori della bimba sono riusciti a immobilizzare subito il cane e a soccorrere la figlia.

L’ultima notizia che ha attirato l’attenzione di tutti gli italiani è quella di Torino, dove ancora un pitbull ha aggredito un bambino di quattro anni. Il piccolo è rimasto ferito ed è stato portato d'urgenza al pronto soccorso dove gli è stato ricostruito il labbro, gravemente lacerato dal morso del cane. Erano da poco passate le 9 quando il bambino, stava passeggiando in via Tunisi con una baby-sitter. L'arrivo del pitbull è stato improvviso e devastante. Il cane, scappato da una casa poco lontana ha puntato dritto sul piccolo e lo ha azzannato. In pochi secondi il bambino era ferito nonostante l'intervento quasi in tempo reale di un passante che ha cercato di allontanare l'animale. L'uomo di 60 anni, è rimasto anche lui leggermente ferito a una caviglia e a un ginocchio.
Poco dopo è arrivata la proprietaria del cane (di 67 anni) che è riuscita a bloccare l'animale. E' stata chiamata un'ambulanza e il bambino è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale. Sul posto sono intervenuti gli agenti di una volante della polizia e la donna è stata indagata a piede libero per malgoverno di animali e omessa custodia.

Il ministro della sanità Girolamo Sirchia vuole istituire regole di maggiore controllo per i possessori di cani ritenuti pericolosi, difatti, ci sarà un patentino per i possessori e un’assicurazione nel caso i cani aggrediscano le persone. Inoltre sarà proibito l'addestramento di qualunque animale finalizzato a esaltarne la naturale aggressività o potenziale pericolosità ma anche la selezione, gli incroci tra razze e la riproduzione rivolti allo stesso scopo.

I pit bull, dunque, potrebbero presto diventare fuorilegge se non si rispettano le regole.

Il risultato di tutto ciò - per il quale possiamo ringraziare alcuni “tuttologi” che
pensano di saperne più degli etologi - è di indurre i cittadini a pensare che la vittima (il pitbull)

sia in realtà il carnefice, tanto da provocare in pochi giorni un aumento dei casi di abbandono di questi cani che, in condizione di disperazione, senza cibo e acqua, possono sì costituire un rischio, ancora una volta non per colpa loro.

Innanzitutto bisogna dire che nel nome “PIT BULL” è racchiusa la sua storia, infatti, la parola “PIT” deriva dal luogo dove combattevano i cani. Da questo si può dunque dedurre lo scopo e l’utilizzo nel passato per il quale il Pitbull è stato creato.

Il Pit è un cane relativamente antico, infatti, può contare su origini antiche, ma la sua confermazione odierna è frutto di modifiche abbastanza recenti. La razza dei pitbull deriva direttamente dai bull terrier inglesi di fine settecento i quali a loro volta erano un incrocio fra il terrier a gamba lunga e il bull dog. Il pitbull, una volta giunto in america fu chiamato con i nomi più svariati: Pitbull, Pit bull dog, pit terrier, pit dog……, e una volta giunto in america fu frutto di altri incroci.

Solo nel 1898, un gruppo di allevatori decise di non incrociare più il pitbull e inoltre fu deciso di dare un nome definitivo alla razza: American Pitbull Terrier. Con l’andare del tempo L’American Pitbull Terrier ha proseguito la sua “evoluzione” per il perfezionamento delle doti fisiche (struttura fisica, presa superiore, coraggio, resistenza al dolore…)

Con le persone è un cane equilibrato, ubbidiente, addestrabile, “attaccato al padrone come nessun altro cane”. Non è però un cane da tutti e proprio per il suo carattere ha bisogno di un padrone di polso capace di farsi rispettare.

Oggi i pitbull presenti sul territorio italiano, sono più di 10.000 con punte record nelle città dove si registra il maggior numero di scommesse clandestine come Roma, Napoli e Palermo. Legambiente ha individuato nei combattimenti tra cani la nuova frontiera della criminalità organizzata con un fatturato di 500 milioni di euro l'anno.

Ricordiamoci che a noi è stato affidato di governare su tutti gli animali della terra, come è scritto in Genesi 1:26-28, perciò in realtà siamo noi che dobbiamo riuscire a trattare questi cani come normali animali domestici, non permettendo più, alle soglie del 2004, di farli trasformare in “macchine distruttive” da speculatori senza scrupoli.

Dal canto nostro cerchiamo di non mal governare i pitbull e di custodirli con apposita museruola e guinzaglio rinforzato. 



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