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Il Ravvedimento

 

Senza il ravvedimento non è possibile fare il primo passo nella direzione giusta. Questo primo passo lo presenta S. Marco, ricordandoci quanto Gesù ha insegnato.

Marco 1: 14-15

Gesù iniziò questa predicazione, predicando l’evangelo di Dio, il quale consiste proprio in questo: “Il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino, ravvedetevi e credete all’Evangelo”

Dunque, senza il ravvedimento non è possibile credere all’evangelo, nel senso che non può avvenire in modo da piacere a Dio. E’ chiaro che ognuno può credere all’evangelo secondo come vuole e fino al punto in cui è disposto di dire di credere all’evangelo. Ma non può esserci nessuna pienezza di redenzione per chi non crede all’evangelo essendosi ravveduto. Senza il ravvedimento non è possibile credere all’evangelo di Dio! La pienezza del credere sta nella capacità di ravvedimento di ognuno che ascolta la predicazione dell’evangelo e difatti, Gesù iniziò a predicare dicendo ravvedetevi e credete all’Evangelo. Non basta solo il ravvedimento, ma bisogna credere all’evangelo. Non basta solo credere nell’evangelo, ma bisogna prima di tutto ravvedersi, ravvedimento indispensabile per poter credere all’evangelo del nostro Signore.

Ma cosa è il ravvedimento?

Dicesi di una persona che si rende conto che tutte le sue azioni, tutto ciò che è stato il suo passato e tutto ciò che ha fatto non è servito a nulla, deve ravvedersi, deve emendare le proprie vie, rendersi conto che la sua vita non ha sbocco, è perduto! senza fare questo passo non è possibile credere all’evangelo e quindi è da escludere la salvezza, perché quest’ultima sta proprio nel ravvedimento. Se ti ravvederai, vuol dire che avrai riconosciuto che la tua vita era perduta, perché continuando in quella maniera saresti andato dritto all’inferno, perduto per sempre.

Il ravvedimento avviene proprio in seguito all’ascolto dell’evangelo, quando tu credi all’evangelo, alla buona notizia che ti dice: “Siccome l’umanità intera è irrimediabilmente perduta e non c’è nessuno degno di salvezza e che cerchi il bene, e Dio si è stancato dell’umanità, perché non c’è neppure uno che cerchi Dio; tutti quanti si sono corrotti e si sono sviati. Ma Dio (ecco la buona notizia) ha dato il Suo unico Figlio, affinché chi crede in Lui (nel Figlio) non muoia ma abbia la vita eterna”. allora credendo a questo ci sarà il completamento del ravvedimento.

Ravvedetevi e credete all’evangelo, senza il ravvedimento non è possibile credere all’evangelo.

Nessun teologo cattolico romano ha mai parlato del ravvedimento, sia in TV che nelle loro chiese. O addirittura i papi stessi hanno mai parlato della necessità del ravvedimento?

Gesù lo ha fatto e noi dobbiamo continuare in questa maniera, seguendo questo esempio.

Il tempo, dunque, è compiuto! Tutti se ne rendono conto, perfino persone che svolgono un servizio nel sociale, come psicologi, sociologi, psichiatri, ecc… Questo lo vediamo su cosa dicono riguardo ai genitori, ai figli, gli adolescenti e del loro vestire. Questo viene detto da persone che non hanno niente a che fare con la fede, eppure riescono con estrema chiarezza e precisione a individuare il tipo di malessere che c’è nella società odierna e in quella prossima futura, soltanto, ad esempio dal modo di vestire degli adolescenti. E questo accade anche nelle chiese di Cristo!

Come si fa a predicare l’evangelo a gente che nel cervello ha solo il fatto di seguire la moda? Come si fa a pensare al ravvedimento avendo tutto ciò in mente? Gesù dice proprio questo: “Il tempio è compiuto, il regno di Dio è vicino, ravvedetevi”; questo lo disse 2000 anni fa, quanto più adesso il tempo è vicino, siamo agli sgoccioli. E questo regno di Dio che è vicino è composto di parsone che si sono ravvedute e che si ravvedranno e che avranno scelto di seguirlo con tutto il cuore.

Se vuoi fare parte di questa opera di redenzione del Padre celeste, ti devi ravvedere!

Luca 5: 27-32  “Io non son venuto a chiamar dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento”

Gesù non è venuto a chiamare dei giusti o dei presunti tali o quelli che si ritengono giusti, ma dei peccatori a ravvedimento. Il Signore Gesù sta chiamando te, ma se già ti ha chiamato è perché non sei né giusto, né sano, ma sei un peccatore e un malato. Solo questi posso fare parte dei seguaci di Cristo, quelli, cioè, che si riconosco di essere peccatori e che hanno bisogno del medico.

Luca 24: 45-47 “e che nel Suo nome si predicherebbe ravvedimento e remissione dei peccati a tutte le genti”

Gesù dice: “Così è scritto”! Nel Suo nome si predica il ravvedimento e voi avete ancora la grazia di ascoltare la Sua Parola. Nel Suo nome si predica remissione dei peccati a tutte le genti. Questo messaggio è giunto fino a noi in maniera integrale: ravvedimento e remissione dei peccati.

questo non poteva essere predicato a voi quando eravate bambini e vi hanno battezzato, ma questo è possibile ora, perché noi ancora ascoltiamo questo comando, Parola del Signore: “Apri loro le menti, perché intendessero le scritture” ed è veramente una grazia di Dio che la nostra mente si apre a tutta la scrittura, la quale ora comprendiamo. Essa ci dice: “ Nel nome di Gesù predicate il ravvedimento e la remissione dei peccati a tutti”.

Essendoci, allora, il ravvedimento può esserci la remissione dei peccati, solo a chi si ravvede. Tutto ciò significa che accettando la buona notizia, voi vi ravvedete e nel ravvedervi e accettando l’evangelo, ovvero, Cristo come Salvatore i vostri peccati compiuti in passato e da quando siete venuti al mondo sino al momento in cui avete accettato Gesù vi saranno cancellati e perdonati; non ci può essere salvezza senza la remissione dei peccati, perché restereste in debito. Ecco, perché chiunque sarà stato battezzato sarà salvato, perché chi arriva al battesimo è una persona che si è ravveduta e ha creduto nell’evangelo e i suoi peccati gli sono rimessi. Quindi, viene giustificato!

Ma di questo altro passo (prima di arrivare al battesimo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo) parleremo dopo.

Atti 26: 18-20 “e ricevano per la fede in me la remissione dei peccati e la loro parte d’eredità fra i santificati………ho annunziato loro che si ravveggano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento”.

Convertirsi al Signore vuol dire passare dalle tenebre alla luce, dalla podestà (potere) di Satana a Dio per ricevere mediante la fede in Cristo la remissione dei peccati e la loro parte d’eredità fra i santificati; ma perché non dice : “fra i santi”?, perchè non è possibile parlare di santi se non si è santificati e colui che li santifica è uno solo, cioè Gesù, il quale santifica mediante l’ubbidienza alla verità.

I cattolico romani fanno le leggi come vogliono ad esempio: Il papa che è morto, mentre era in vita aveva stabilito che nessuno può essere dichiarato santo se non saranno passati cinque anni dalla sua morte. Questo papa di adesso dice: “Per Woityla faremo un eccezione, in brevissimo tempo sarà fatto santo”. La scrittura, invece, ci dice che colui che santifica è Gesù, però mediante l’ubbidienza alla verità. Ma in che cosa consiste la parte di eredità fra i santificati? Consiste nella vita eterna.

Il verso 20 dice che uno che si ravvede farà opere degne del ravvedimento, cioè quello che faceva prima non lo farà più, perché è passato dalle tenebre alla luce.

Atti 3: 19 “Ravvedetevi, dunque e convertitevi onde i vostri peccati siano cancellati”

Questa predicazione è continuata dall’apostolo Pietro e ci fa comprendere che uno che si ravvede si deve anche convertire, cioè si ravvede e cambia vita. Ma non è solo il fatto di ravvederti per poter avere i peccati cancellati, ma ci vuole la conversione, dunque inversione di marcia per seguire Gesù.

Atti 17: 29-31 “…fa ora annunziare agli uomini che tutti abbiano a ravvedersi”

Per quelli che hanno a che fare con gli idoli, non è così semplice non credere che la divinità sia simile ad oro o argento o a pietra scolpiti dall’arte o dall’immaginazione umana. Ad un certo punto dice che Iddio, però, passando sopra ai tempi dell’ignoranza (quelli che credono alle divinità scolpite dall’arte ecc.., sono tempi dell’ignoranza) fa ora annunziare agli uomini che tutti abbiano a ravvedersi, quindi anche ravvedimento anche da questa forma di peccato assai grave.

Abbiamo visto dunque il ravvedimento per ricevere la remissione dei peccati, il ravvedimento per la condotta passata e ora si incomincia a scendere in alcuni particolari: ravvedimento dall’idolatria, nonché tempi dell’ignoranza.

I Tessalonicesi 1:9  “…come vi siete convertiti dagli idoli a Dio per servire all’Iddio vivente e vero…”

Non sembra proprio una lettera scritta 2000 anni fa, anzi sembra che stiamo vivendo quei tempi, come se ci siamo fossilizzati nell’anno 40 dopo Cristo.

Allora qui leggiamo che si erano convertiti dagli idoli a Dio, erano stati chiamati a ravvedersi e quindi a convertirsi. Sin dal principio della vostra conversione vi è stato detto che non è possibile avere a che fare con gli idoli, perché Dio è vivente e vero (dice proprio così a causa  degli idoli che sono muti e inanime, opera di mano d’uomo). Per servire questo Iddio vivente e vero ci siamo convertiti dagli idoli a Lui e per aspettare dai cieli il ritorno del Suo Figliuolo.

Quando eravate ancora convertiti agli idoli, aspettavate il ritorno di Gesù? Ma sicuramente non sapevate neppure che stesse per ritornare. Ecco perché viene predicato l’evangelo di Cristo che iniziò a predicare dicendo “Il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino, ravvedetevi e credete all’evangelo”.

Questo è il primo passo per arrivare al battesimo.