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REALIZZARE I SOGNI                   di Marco Cirrito

 

E’ solo per mezzo della Parola di Dio che noi sappiamo che per Dio tutto è possibile, senza la Bibbia la nostra conoscenza sarebbe limitata a quello che ci rivelerebbero i nostri sensi. Ma grazie alla Parola noi possiamo ricevere informazioni assolutamente più veritiere di quanto possiamo percepire nel mondo fisico.

Se riporremo la nostra fiducia unicamente nelle cose visibili saremo destinati al fallimento e non realizzeremo le Sue preziose e grandissime promesse, ma colui che riporrà la sua fiducia in Colui a cui tutto è possibile e nelle sue realtà invisibili, comincerà a sperimentare queste preziose e grandissime promesse.

Esiste un principio di realtà superiore che ha il sopravvento su quello che il nostro sguardo è capace di percepire. Questa realtà alla quale Paolo ci invita a volgere lo sguardo la troviamo in II Cor. 4:18…”mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono”.

La nostra finestra su queste realtà invisibili è la Parola di Dio.

 

Tutte le promesse di Dio ci appartengono e ce ne dobbiamo appropriare mediante la fede.

La fede è la qualità spirituale che ci pone in contatto diretto la potenza di Dio. La fede è(Ebrei 11:1)

Tutti gli esempi di fede riportati nelle Sacra Scrittura ci dimostrano che la fede in Dio e nella Sua Parola ci pone in grado di possedere pienamente tutte le Sue promesse.

Dio aveva fatto delle promesse ai figli d’Israele concernenti il possesso della terra di Canaan; in quelle promesse c’era tutta la potenza di Dio, perché potessero impossessarsene, ma quella generazione non poté impadronirsene perché non vollero credere nella Sua Parola. Non vollero innestare la loro fede in Colui a cui tutto è possibile;a noi come a loro è stata annunziata una buona notizia a loro però la parola della predicazione non giovò a nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano ascoltata.” (Ebrei 4:2).

Dal momento che non inserirono la loro fede a nulla valse tutta la potenza di Dio. A causa della loro incredulità non ricevettero le benedizioni che Dio aveva loro riservate.

 

Molti cristiani camminano secondo i propri sentimenti, hanno io loro modi persino nelle cose che riguardano la fede, ma è l’uomo di fede che avrà la ricompensa dalle opere sue. Lo sviato di cuore avrà la ricompensa del suo modo di vivere,e l'uomo dabbene, quella delle opere sue” (Prov. 14:14).

Bisogna coinvolgere noi stessi nelle promesse di Dio come fecero Abrahamo e Sara  Tu vedi che la fede operava insieme con le opere di lui, e che per le opere la sua fede fu resa compiuta”(Giac. 22:2); “Sara reputò fedele Colui che aveva fatta la promessa”(Ebrei 11:11).

I santi biblici camminarono tutti per fede e non per visione. La fede deve quindi essere considerata una certezza di ciò che non abbiamo sperimentato con i nostri sensi fisici. Camminare, vivere per fede significa rivolgere la nostra attenzione a ciò che non vediamo piuttosto che a quello che siamo in grado di vedere. Dobbiamo volgere lo sguardo alla realtà non vista che è di gran lunga una realtà superiore. La Parola di Dio dice che le cose visibile sono derivate da ciò che non si vede. La fede che piace a Dio è quella che crede che Dio è il rimuneratore di coloro che lo cercano (Ebrei 11:6).

La fede di Dio “Allora Gesù, rispondendo, disse loro: «Abbiate la fede di Dio!” (Marco 11:22) è la fede che pronuncia ciò che crede.  Poich'egli parlò, e la cosa fu; egli comandò e la cosa sorse (Salmo 33:9).

L’Apostolo Paolo dice: Siccome abbiamo lo stesso spirito di fede, che è espresso in questa parola della Scrittura: «Ho creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo, perciò parliamo (II Cor. 4:13). Molti cristiani pensano che avverrà ciò che hanno creduto, ma la Parola di fede deve essere nelle nostre bocche e deve essere pronunciata affinché riceviamo da Dio. La fede non diviene operante finchè il credente non parla in base alla certezza che è nel suo cuore “In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: "Togliti di là e gettati nel mare", se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto”. (Marco 11:23). Dio fece fare prova ad Abramo e a Sara di questo genere di fede, cambiandogli i loro nomi in A. che significa “Padre di una moltitudine” e in S. che significa “Principessa”.

L’affermazione verbale deve sempre precedere la dimostrazione di ciò che non si vede.

Genesi 15:5: Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda il cielo e conta le stelle se le puoi contare». E soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». (Fantasticava e sognava.) Dio vuole che noi abbiamo dei sogni e delle visioni.

 

Salmo 37:4 “Prendi il Tuo diletto nell’Eterno ed Egli ti darà quel che il tuo cuore domanda.”

Il Signore esaudisce i desideri che salgono dal cuore, la promessa che Egli esaudisce è basata su questa condizione: “Trova la tua gioia nel Signore”. Chi trova la sua gioia in Lui, avrà solo desideri giusti.

 

Efesini 3:20 “Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo” L’intenzione di Dio è quella di superare con la Sua risposta anche le richieste i sogni e le visioni più ardite. Non c’è limite a ciò che puo fare; Questa potenza, inoltre, è la potenza secondo la quale Dio agisce, non come una forza esterna, ma come una forza che opera in noi. Essa è presenza nella nostra vita quando Cristo dimora in noi e quando lo S.S. è operante nel nostro essere interiore infondendo potenza.

II Tess. 1:11 Ed è anche a quel fine che preghiamo continuamente per voi, affinché il nostro Dio vi ritenga degni della vocazione e compia con potenza ogni vostro buon desiderio e l'opera della vostra fede. Paolo prega perché la potenza di Dio possa vedersi nel buon desiderio e nell’opera della fede; unita al buon desiderio c’è l’opera della nostra fede. La fede non è passiva: è incessantemente attiva nell’appropriarsi delle promesse di Dio. “…affinché non diventiate indolenti ma siate imitatori di quelli che per fede e pazienza ereditano le promesse”. (Ebrei 6:12)

Anche noi abbiamo delle promesse, e mentre faremo ciò che fecero Abrahamo e Sarah, lo stesso Iddio che ha reso possibile l’impossibile risponderà al nostro credere e confessare.